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Il Trading on line in Italia, situazione attuale e prospettive di sviluppo. Capitolo 1 World Wide Web: aspetti generali

Introduzione

La volontà di presentare questo tipo di tesi nasce, innanzitutto, da un interesse per la realtà di Internet, che mi ha permesso di capire e conoscere le potenzialità che tale strumento ha se lo si considera come supporto all'attività dell'azienda e nuova modalità per svolgere le funzioni aziendali. La tesi non ha un taglio prettamente strategico: emergono comunque gli effetti che Internet può avere sulle strategie d'impresa, in quanto il lavoro ha anche lo scopo di far notare e conoscere i principali risvolti strategici di questi tipi di investimenti all'interno dell'impresa e in parte sul mercato, senza tuttavia analizzarli nel dettaglio; questo perché un'analisi approfondita dei risvolti strategici ha senso solo se si considera una precisa realtà aziendale nella quale si sia attuata o si voglia attuare questo tipo di strategia. Il lavoro lascia quindi spazio ad approfondimenti in diverse direzioni nell'ambito delle applicazioni di Internet per le differenti realtà bancarie italiane. Ogni qualvolta si assiste all'introduzione di un nuovo canale di comunicazione, le conseguenze che ne derivano possono sfiorare il concetto di rivoluzione culturale; proprio per questo, gli effetti sono percepibili sia nella realtà quotidiana, sia in ogni branca del sapere, e quindi anche in economia. La diffusione di Internet ne è una testimonianza. Anche l'introduzione della TV, 50 anni fa, innescò una piccola rivoluzione; con la differenza che mentre essa non trovò particolari ostacoli alla sua diffusione essendo un nuovo "modo" di diffondere l'informazione, ma soprattutto per il fatto che non vi erano alternative altrettanto valide e semplici da usare, oggi Internet stenta un po' a diffondersi, forse per la presenza di altri media , ma anche perchè il computer è uno strumento non da tutti conosciuto.

Non dobbiamo dimenticare che mentre la TV nasce come mezzo di comunicazione di massa, Internet è un canale di comunicazione nato per scopi completamente diversi. È necessario inoltre, così come per la TV, un periodo nel quale chi è attivo sul media sia in grado di proporre nuovi strumenti per sfruttare appieno le possibilità del mezzo, e allo stesso tempo l'utente possa conoscerne l'esistenza e apprenderne il funzionamento; anche se, in realtà, proprio per l'interattività che Internet offre, risulta sempre più difficile fare una netta distinzione tra soggetti attivi e passivi sul media . La diffusione di questo strumento risulta comunque facilitata dal fatto che l'economia sta diventando sempre più information intensive ; ovvero diviene sempre più importante la conoscenza, l'informazione e gli strumenti per diffondere questi "fattori produttivi" in modo veloce ed efficace. Uno dei vantaggi che Internet e le reti informatiche basate sulla sua stessa tecnologia offrono, è costituito dal fatto che facilitano enormemente la diffusione dell'informazione tra la popolazione, tra le imprese e i loro partner , e all'interno delle imprese stesse. Se la diffusione dell'informazione è un aspetto importante, esistono altri effetti che l'uso delle reti informatiche Internet-based hanno sulle strategie d'impresa.

Una definizione e descrizione di Internet, dei suoi servizi e dell'applicazione della sua tecnologia alle realtà aziendali che si apprestano ad implementare strategie operative sulla rete, è necessaria per effettuare un'attenta definizione dei canali virtuali e di banca virtuale, nonchè gli argomenti relativi al canale del phone banking e dell' Internet banking che, pur rientrando nell'insieme del remote banking , rappresentano le due modalità più importanti in cui può essere configurata una banca virtuale e gli unici canali che consentono di replicare quasi totalmente il rapporto con il cliente. Sebbene il phone banking sia meno sofisticato, e possa offrire un numero inferiore di servizi, esso, tuttavia è spesso meno costoso rispetto ad Internet od a qualsiasi rete proprietaria bancaria; inoltre quasi tutti possiedono un telefono, e il canale telefonico è in notevole sviluppo in Europa, e se il vettore di crescita di Internet è interessante, sicuramente quello dei servizi telefonici non è da sottovalutare. Phone banking ed internet banking non devono essere visti, di conseguenza, come canali alternativi ma complementari: i servizi telefonici sono oggi molto redditizi, mentre quelli su Internet lo saranno totalmente tra due o tre anni. In questa trattazione c i si è soffermati sulla configurazione della banca telefonica e di quella on line , evidenziando i costi di investimento e ponendo attenzione anche agli oneri che una banca tradizionale dovrà sostenere in caso decidesse di riconvertire l'assetto organizzativo, mostrando i vantaggi e gli svantaggi offerti, almeno in linea di principio, dal canale distributivo virtuale rispetto al canale tradizionale, nonché la predisposizione degli utenti verso i nuovi strumenti di accesso ai servizi bancari. La sicurezza è un grosso ostacolo alla realizzazione di una banca virtuale, e non è sufficiente, analizzando sommariamente le tecniche informatiche utilizzate sulla rete e dalle banche telefoniche, scegliere la soluzione che prevenga gli attacchi informatici e garantisca la riservatezza dei dati. In particolare, bisognerebbe anche affrontare l'argomento riguardante gli ostacoli della diffusione delle tecniche di sicurezza , tematica però troppo distante e complessa ai fini del presente lavoro, e per questo non trattata. Il lavoro in oggetto si propone di capire le possibili applicazioni di banca virtuale e quanto effettivamente sia stato fatto sino ad oggi, in Italia e negli altri principali sistemi finanziari. A tal fine, è necessario chiarire il concetto di banca virtuale evidenziando le problematiche connesse alla sua attivazione e fornendo un quadro delle soluzioni di banca virtuale adottate negli Stati Uniti e nei principali paesi europei, per comprendere le modalità con cui sono stati affrontati i problemi che sorgono con l'utilizzo di questi canali. Caratteristica di questo lavoro è il riferimento alla situazione italiana, a fronte del fatto che il virtal banking , così come il trading on line , si sono sviluppati prima ed in modo maggiore in altri paesi. Tuttavia è impressione di chi scrive e soprattutto di altre autorevoli fonti, che in Italia c'è l'opportunità, per il tessuto economico-sociale, di ottenere grossi vantaggi dai nuovi canali virtuali e dai servizi proponibili tramite essi. In particolare, dopo aver chiarito il grado di ricettività del virtual banking nelle aziende italiane, sono stati analizzati gli istituti presenti su Internet e quelli che hanno predisposto un servizio di virtual banking, cercando di delineare le politiche adottate dalle banche nei confronti degli strumenti distributivi alternativi. Un'ultima osservazione riguarda il ruolo complementare di Internet nei confronti di altri strumenti manageriali: la rete, per le sue caratteristiche, non si pone come strumento capace di sostituire qualsiasi modo di operare nell'impresa e nella vita di tutti i giorni; si pone invece come strumento complementare ad alcuni canali di comunicazione, che solo in certi casi potrà sostituire, ad esempio, quelli che trasmettono ingenti volumi di dati in tempo reale rendendoli disponibili in qualsiasi luogo siano richiesti.

Nel tempo, il sistema bancario è stato sottoposto ad un mutamento costante e profondo che ha obbligato la banca a rivedere il suo ruolo. C'è stato un abbattimento dei costi d'uso del mercato finanziario per effetto dell'integrazione dei sistemi di comunicazione e per la progressiva riforma degli assetti istituzionali e regolamentari dei mercati ed è aumentata la quantità di informazione disponibile; inoltre, la maturità di alcune attività tradizionali impone di ricorrere all'automazione al fine di contenere i costi operativi e di stimolare l'accrescimento della produttività in modo da incrementare i margini di redditività e realizzare politiche competitive basate sul prezzo. In considerazione di tali fattori, le banche sono chiamate a ripensare profondamente il proprio modo di operare e, di conseguenza, a valutare l'attivazione di canali distributivi virtuali, sia integrativi che alternativi alle filiali. Il punto di partenza della riprogettazione delle strutture bancarie innovative è rappresentato dall'utilizzo dell' Information Technology ; l'utilizzo delle tecnologie deve però seguire una diversa impostazione rispetto a quanto è stato fatto nel passato, ove si è realizzata un'automazione delle procedure esistenti più che un utilizzo qualitativo della tecnologie. Se infatti si sono rese più rapide le operazioni, di fatto non si è modificato il modo di svolgerle. Il trading on line è attualmente, una delle frontiere del virtual banking , caratterizzandosi come servizio virtuale notevolmente evoluto; è importante quindi, conoscere la realtà italiana, gli aspetti normativi e i principali operatori, ben consci che il fenomeno, in Italia, è agli albori e non esistono ancora dati di pubblico dominio, trattazioni sull'argomento o situazioni consolidate, in quanto le offerte e le esperienze dei diversi (e pochi) brokers sono eterogenee. Solamente tramite un monitoraggio delle offerte attuali del mercato e, cercando di delineare le potenzialità del servizio, si può tentare di prevedere la possibile evoluzione del fenomeno, anche tenendo presente il mercato statunitense, dove il trading on line si è sviluppato . E' utile effettuare una comparazione dei diversi operatori presenti, per verificare quanto la realtà italiana attuale, sia coerente con le considerazioni teoriche effettuate, evidenziando, quando possibile, le particolarità delle demo operative, strumento utile per mostrare le caratteristiche del servizio di trading on line . Per operare effettuando trading , non è sufficiente possedere particolari software e stipulare un contratto con un broker , bisogna anche possedere una adeguata cultura finanziaria, considerare gli aspetti rilevanti nella scelta di un titolo, gli strumenti operativi che un trader on line dovrebbe conoscere, nonché quelli resi disponibili dalla situazione attuale italiana.

Dott. Pietro Favè

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