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Analisi degli operatori e delle demo operative

Gli aspetti rilevanti nella scelta di un titolo

E' difficile prevedere l'esatto andamento del mercato: non esiste sfera di cristallo cui appellarsi per sapere quando vendere o comprare. E' invece possibile cogliere la gradualità dei movimenti, individuare, ove esistono, le irregolarità per ripararsi da sorprese. E' un'attività specializzata che consiste nel leggere attentamente le dinamiche dei mercati, aggregare tutti gli indicatori che un consistente sviluppo storico ha consolidato, e realizzare scelte che permettono di fronteggiare le conseguenze della volatilità dei prezzi dovuta a movimenti imprevisti. Un buon investimento è un'operazione complessa e difficile, che richiede tempo e attenzione. E' necessario, infatti, seguire quotidianamente l'andamento delle Borse mondiali, i cambi, l'evoluzione dei titoli di stato, i tassi di interesse. In questo modo, nessun evento è completamente sorprendente o ingovernabile se viene seguito costantemente.

La scelta di un titolo è un operazione complessa, che richiede degli strumenti per valutare e decidere, ma anche una cultura finanziaria, e in particolare dei mercati borsistici. In borsa è necessario possedere un metodo, senza abbandonarsi alle scelte casuali, anche se la maggior parte degli investitori, soprattutto ora che il trading on line permette di gestirsi da soli il proprio patrimonio, manca di un piano di investimento che li aiuti nelle proprie scelte. Essi finiscono quindi per adottare tecniche diverse di volta in volta, e sempre più confuse.

Nonostante le proprie scelte possano derivare da strategie speculative, legate al breve termine, o a strategie ispirate all'accumulazione nel lungo periodo di capitali, quando si opera in borsa non bisogna mai dimenticare di seguire un piano prestabilito, in quanto bisogna decidere in anticipo quali saranno gli elementi da seguire per vendere o comprare, in modo da testare il piano prima di investire. In borsa non si riesce a guadagnare facilmente e senza rischio; se si ha fiducia in un titolo, per prendere decisioni coerenti con i propri obiettivi non bisogna mai lasciarsi conquistare dall'euforia o dalla depressione, potenzialmente pericolose; non è bene aumentare la propria esposizione su un titolo se non si è gia' guadagnato sufficientemente sulla posizione iniziale. Tutte le decisioni devono essere prese sulla base di informazioni valide, non lasciate al caso, ogni informazione è preziosa e non va sottovalutata. Ogni volta che si acquista un titolo bisogna definire quanto si è disposti a perdere. Anche per i titoli redditizi, se perdono oltre un certo valore dal loro massimo si devono vendere.

L'unica regola da seguire, o senz'altro la più importante è quella di lasciare incrementare i profitti e limitare le perdite. Nella maggior parte dei casi si agisce in modo opposto. Se la situazione del mercato non è chiara perchè si attendono importanti notizie, meglio aspettare, è inutile rischiare, ma se il mercato appare veramente debole non si deve perdere l'occasione di sfruttare il ribasso, acquistando titoli mentre le quotazioni scendono, guadagnando poi, durante il successivo rialzo [26]. Sicuramente ogni investitore può sbagliare, e probabilmente tutti i piccoli risparmiatori occupati nel trading on line potrebbero non possedere una cultura finanziaria sufficiente. Ecco aperta la via ad alcuni errori che potrebbero risultare fatali per l'investitore, e se debitamente amplificati e ripetuti, potrebbero diventare, nell'immaginario collettivo, un deterrente per questo servizio.

Spesso è forte la tentazione di mettere in atto operazioni speculative azzardate; proprio per questo è necessario disporre di metodi di analisi precisi e di strumenti di osservazione sensibili per sostenere iniziative ispirate a cautela, equilibrio e lungimiranza, scegliendo quel profilo di rischio che meglio tutela dalle conseguenze dell'alta volatilità dei mercati. Molti investitori non hanno la preparazione necessaria per sapere quali variabili monitorare per scegliere il titolo con cui operare, finendo per comprarne alcuni che non sono quelli trainanti. Essi potrebbero poi essere portati ad operare in contro tendenza, acquistando quando i prezzi declinano, nella convinzione che a questi livelli il titolo sia più' conveniente, considerazione veritiera solo se il ribasso è momentaneo, dovuto al mercato e non al declino societario. Una componente fondamentale è il gradimento degli investitori istituzionali.

I titoli più famosi e conosciuti sono spesso i favoriti; ma il nome non è sinonimo di qualità, e soprattutto non garantisce la crescita della quotazione del titolo. Molti investitori hanno i loro titoli favoriti, sui quali insistono anche quando l'andamento della quotazione è sfavorevole; questa trappola psicologica non aiuta a realizzare performance in un settore dove sono essenziali la freddezza e l'imparzialità [27].

Si definisce loss trap tenere i titoli in perdita, perchè alla fine il titolo è troppo deprezzato per poterlo liquidare. In opposto alla tecnica precedente, gli investitori spesso liquidano in fretta quando realizzano guadagni minori, trovandosi così con profitti contenuti e perdite ingenti, avendo seguito in maniera inversa la regola principale che richiede di limitare le perdite e accrescere i profitti, ottenendo così buone performance . Situazione peggiore si ha quando l'investitore segue la tecnica della "media prezzi"; in questo modo perde sul primo acquisto, ma anche sul secondo, sul terzo, e tutti quelli seguenti. Inoltre diversi investitori preferiscono acquistare molti titoli a basso prezzo unitario piuttosto che pochi ma di levato valore; finiscono così per scegliere quasi sempre titoli di bassa qualità soggetti ad elevatissima volatilità. Spesso chi inizia ad operare nel mercato è bramoso di guadagnare rapidamente ma rischia di ottenere risultati deludenti, con elevate perdite in poco tempo.

Una convinzione comune è che in borsa guadagna solo chi ha le "informazioni" giuste; tuttavia nella realtà chi ha tali dati evita di renderli di pubblico dominio, e ciò che giunge al piccolo investitore sono spesso informazioni diverse dalla realtà. Delle tante notizie che appaiono sui media relative ai vari titoli, poche sono veramente cruciali, eppure sono molti quelli che operano in base alle varie news che riportano i mass media . Le statistiche dimostrano che aumenti di capitale, split , annunci di dividendi ecc.. sono meno importanti di quanto si pensi [28]. Pochi investitori riescono a trovare fonti di informazioni valide, e a volte non per colpa loro, mentre bisogna selezionare attentamente e giudicare con criterio il proprio consulente. La scelta di titoli con forti dividendi, non è un criterio infallibile, perché per un'azienda, spesso l'importante è il profitto e non i dividendi versati agli azionisti; i bassi p/e non sono un sicuro indizio: possono dimostrare che la società è poco valida, o che è in una fase congiunturale negativa, o , più semplicemente, che reinveste la quasi totalità dei suoi profitti.

La quasi totalità degli investitori italiani rifiuta di operare su un titolo presente in borsa da molto tempo, anche se le statistiche dimostrano che sono proprio questi titoli ad avere più chance di successo in assoluto. E' ragionevole ritenere che i fenomeni economici ed i loro riflessi sui mercati finanziari siano caratterizzati da crescente complessità: le variabili che influiscono sul livello dei tassi d'interesse, sui prezzi delle materie prime o dell'oro, sulle quotazioni dei valori mobiliari o sul corso del cambio, sono assai numerose e vanno necessariamente individuate e valutate, senza tralasciare l'interpretazione delle possibili interazioni tra di esse. Le svariate procedure e tecniche d'indagine a questo scopo, sono riconducibili sostanzialmente a due ampie branche di ricerca: l'analisi fondamentale e l'analisi tecnica.


[26] Leeb S. Conrad R.S., Le cinque chiavi della finanza, il Sole 24 ore Libri ,1994.

[27] Fanton S.,Beber A., Corso di analisi tecnica, cd-rom Traderlab

[28] Fanton S.,Beber A., Corso di analisi tecnica, cd-rom Traderlab

Dott. Pietro Favè

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