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Indice VIX, Volatilità, Modelli e Analisi Empirica

Previsione EX-Post Dinamiche

E’ significativo effettuare una previsione su valori conosciuti in modo da avere un confronto concreto: le previsioni ex-post sono inferenze sui valori assunti dalle variabili di interesse nell’intervallo campionario, quindi su grandezze già note al ricercatore. Utilizzando il modello scelto:

ARCH(1)+ VIXt-1+ VIX2t-1

il periodo in analisi va dal 2 gennaio 2004 al 27 settembre 2010: è interessante ridurre l’intervallo di stima, ad esempio di 30 giorni, e stimare un nuovo modello (che quindi va dal 02/01/2010 al 15/08/2010) e con questo prevedere i 30 valori mancanti, che si confronteranno poi con i calori reali del rendimento (che sono noti).

Le osservazioni disponibili sono così suddivise in 2 insiemi: l’insieme di stima di cardinalità T-H (in questo caso l’intervallo dal 02/01/2010 al 15/08/2010), e l’insieme di previsione di cardinalità H (da 16/08/2010 a 27/09/2010). Il primo è utilizzato nella specificazione e stima dei parametri del previsore, il secondo per giudicare la sua capacità previsiva ex-post.

E’ opportuno calcolare delle previsioni dinamiche dal momento che il mercato incorpora sempre le informazioni del giorno precedente: quindi per ogni previsione stimare un nuovo modello a cui viene inserita una nuova osservazione e calcolare quindi la previsione del giorno successivo, si otterranno così 30 modelli per 30 previsioni.

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Se le performance del modello previsivo sono “buone” (significative) ex-post, si può ragionevolmente pensare che, condizionatamente alla stessa informazione, lo siano anche ex-ante, quando tutta l’informazione è utilizzata per stimare i parametri del modello da prevedere.

DATA

RENDIMENTI REALI

(actual)

PREVISIONI

(fitted)

ERRORE (et)

1

16/08/2010

0,012%

0,027%

-0,015%

2

17/08/2010

1,212%

-0,001%

1,213%

3

18/08/2010

0,148%

-0,080%

0,228%

4

19/08/2010

-1,708%

-0,010%

-1,698%

5

20/08/2010

-0,367%

0,113%

-0,480%

6

23/08/2010

-0,405%

0,024%

-0,429%

7

24/08/2010

-1,462%

0,027%

-1,489%

8

25/08/2010

0,328%

0,096%

0,232%

9

26/08/2010

-0,771%

-0,022%

-0,750%

10

27/08/2010

1,645%

0,051%

1,594%

11

30/08/2010

-1,483%

-0,108%

-1,374%

12

31/08/2010

0,039%

0,098%

-0,060%

13

01/09/2010

2,908%

-0,003%

2,910%

14

02/09/2010

0,904%

-0,192%

1,098%

15

03/09/2010

1,313%

-0,060%

1,372%

16

07/09/2010

-1,154%

-0,087%

-1,068%

17

08/09/2010

0,642%

0,076%

0,566%

18

09/09/2010

0,482%

-0,042%

0,524%

19

10/09/2010

0,485%

-0,032%

0,517%

20

13/09/2010

1,107%

-0,032%

1,139%

21

14/09/2010

-0,071%

-0,073%

0,001%

22

15/09/2010

0,354%

0,005%

0,349%

23

16/09/2010

-0,036%

-0,023%

-0,013%

24

17/09/2010

0,083%

0,002%

0,080%

25

20/09/2010

1,510%

-0,005%

1,515%

26

21/09/2010

-0,257%

-0,100%

-0,158%

27

22/09/2010

-0,484%

0,017%

-0,501%

28

23/09/2010

-0,837%

0,032%

-0,868%

29

24/09/2010

2,097%

0,055%

2,042%

30

27/09/2010

-0,568%

-0,138%

-0,430%

Figura 48: Previsioni modello ARCH(1)+VIX+VIX2

I criteri utilizzati per valutare una previsione si basano, quindi, sul confronto ex-post tra valori previsti h passi avanti (fitted) wT-H(h), e le corrispondenti osservazioni (actual) wT-H+h, con nh>0. Intervallo di previsione:

Non esiste un criterio oggettivo per indicare quanto fitted e actual debbano essere vicini per considerare un previsore buono, tutto dipende dalla soggettività della funzione di perdità, specialmete quando si trattano dati finanziari, e quindi alla natura del fenomeno osservato e al suo conseguente grado di prevedibilità.

L’analisi grafica tra actual e fitted ha il limite di non considerare l’erraticità della serie originale: dal momento che si prevede la varianza (il modello di partenza stima la varianza), i risultati di previsione producono dati senza componente erratica, e quindi molto distanti dai valori reali. Il previsore ottimale per un fenomeno la cui variabilità è spiegata per la maggior parte dalla varianza dell’innovazione, è quindi possibile che produca fitted molto lontani dagli actual.

Giudicare un previsore sulla base di quanto le previsioni ex-post si avvicinano alla realtà osservata può quindi trarre in inganno, occorre invece considerare coso per caso, in relazione alla variabilità della serie finanziaria oggetto di interesse e gli scopi per cui è prodotta la previsione.

La valutazione della “bontà” di un singolo previsore è essenzialmente condotta relativamente a 3 aspetti: le caratteristiche dell’errore di previsione, la varianza delle previsioni e la razionalità del previsore.

Mirko Cavallaro

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