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Teoria e pratica dei mercati finanziari

Come si impartiscono gli ordini

Sono previste ed ammesse dalla Borsa Italiana varie modalità di ordini. Sul mercato azionario è stato abolito il lotto minimo, per cui non ci sono più limiti alle quantità trattate. Le tipologie di ordine pi utilizzate sono:

ORDINE CON PREZZO LIMITE

Esempi: Compro 100 Fiat limite 12,15 Euro. Vendo 100 Eni limite 15,05 Euro. Sono interpretati come intenzione di comprare (o vendere) al prezzo più favorevole possibile, comunque non maggiore (o minore) di quello indicato come limite. Viene inserito come proposta di negoziazione al livello di prezzo indicato come limite. Esiti possibili: Acquisto: se il primo prezzo lettera presente sul Book < = al prezzo limite esegue al prezzo lettera, altrimenti espone l’ ordine in denaro al prezzo limite. Vendita: se il primo prezzo denaro presente sul Book > = al prezzo limite esegue al prezzo denaro, altrimenti espone l’ ordine in lettera al prezzo limite.

ORDINE A PREZZO DI MERCATO (AL MEGLIO):

Esempi: Compro 500 Tim al meglio. Vendo 100 Fiat al meglio. Viene interpretato come intenzione di comprare (o vendere) al più favorevole prezzo esistente sul Book nel preciso istante in cui l’ ordine viene immesso. Esiti possibili: Acquisto: esegue al primo prezzo lettera presente sul Book Vendita: esegue al primo prezzo denaro.

ORDINI STOP (ESPONI AL RAGGIUNGIMENTO DEL PREZZO):

Sospende l’ ordine fino al raggiungimento di un certo prezzo prefissato dall’ ordinante. Al momento in cui il prezzo prefissato viene raggiunto, l’ ordine viene inviato al mercato. Utile per applicare lo stop loss oppure per acquistare solo quando viene rotta una resistenza importante, senza rischiare di perdere l’ occasione. Questo tipo di ordine normalmente non è gestito dagli intermediari tradizionali, ma è consentito da parecchie SIM online.

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INTERPRETARE IL BOOK

Il Book contiene tutte le proposte di negoziazione impartite con prezzo limitato. Riflette perciò fedelmente i flussi di acquisto e di vendita che si avrebbero a determinati livelli di prezzo, ed è quindi un termometro degli umori del mercato. La sua attenta lettura può aiutare a prevedere l’ andamento di brevissimo termine del mercato e dare informazioni preziose per le decisioni di acquisto o vendita. Esistono addirittura tecniche operative di brevissimo periodo (scalping) basate esclusivamente sull’ interpretazione del book. Basandoci sul book di Enel vediamo alcune informazioni che si possono trarre:

1) Confrontando i migliori prezzi in acquisto ed in vendita si pu misurare lo spread, cioè la differenza tra denaro e lettera. Sui titoli molto trattati normalmente è molto contenuto. Più è elevato, pi operare su quel titolo con ordini al meglio può diventare penalizzante. Inoltre uno spread elevato indica che il titolo è poco trattato, per cui può essere difficile ottenere l’ esecuzione di ordini a prezzo limitato. Infine i titoli con spread elevato sono soggetti ad erraticità nella quotazione, dovuta all’ eventuale esecuzione alternata di proposte in denaro ed in lettera. Nell’ esempio si vede che lo spread è uguale alla differenza minima di prezzo (il tick) ammessa dal Regolamento di Borsa su quel titolo. Si noti invece l’ esempio seguente relativo ad un titolo decisamente pi illiquido. In questo caso oltre a non rilevare contratti eseguiti, il book esprime uno spread del 7,7%, piuttosto elevato.

2) Confrontando volumi in danaro e volumi in lettera si individua la pressione della domanda. Se c’è squilibrio a favore della domanda (volumi in acquisto > volumi in vendita) è probabile che il mercato nei minuti seguenti faccia registrare prezzi crescenti. L’ opposto in caso di squilibrio a favore dell’ offerta. Nell’ esempio di Enel si può notare che il volume in acquisto al miglior prezzo danaro è 6 volte superiore al volume in vendita al miglior prezzo lettera. Inoltre a fronte di oltre 4.500.000 titoli in acquisto sulle prime 3 proposte, soltanto 2.158.500 sono le quantità in vendita sui primi 3 livelli. Vi è squilibrio a favore della domanda, per cui c’è da aspettarsi una salita della quotazione.

3) Confrontando volumi e numero di proposte si possono a volte trarre indicazioni su chi c’è dietro gli ordini. Se la quantità di titoli in contrattazione è formata da poche proposte, significa che si tratta di singole proposte piuttosto consistenti. Quindi dietro ci sono delle “ mani forti” , cioè istituzionali o grossi operatori. Al contrario se la quantità è frazionata in tanti piccoli ordini. Nell’ esempio si vede che in quel momento i le proposte in acquisto erano mediamente più consistenti di quelle in vendita. Perciò i “ pesci piccoli” stanno vendendo, mentre le “ mani forti” stanno comprando.

4) Attenzione a non farsi trarre in inganno quando un solo operatore inserisce una grossa quantità in acquisto o in vendita. Potrebbe essere (e spesso lo è ) una “ finta” per invogliare altri a seguirlo o per spaventare i compratori. Se ciò accade egli probabilmente revocherà la proposta, mentre nella realtà tale operatore si porrà dalla parte opposta del mercato.

Prof. P. Gerbino www.borsaprof.it

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