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Teoria e pratica dei mercati finanziari

Analisi Tecnica dei mercati finanziari

L’ analisi tecnica è l’ arte di identificare fin dall’ inizio un movimento direzionale del mercato che ha una buona probabilità di continuare nel tempo. (John Murphy) Si basa su alcuni PILASTRI :

1) Il comportamento sociologico degli operatori finanziari è perlopi di tipo “ imitativo” (effetto gregge).

2) La storia si ripete, non in modo esatto, ma analogo.

3) I prezzi “scontano” tutto, anche quello che ancora non si sa.

4) Il mercato si muove in “trend”. Il trend in atto è probabile che duri finchè non si hanno le prove che ne è iniziato un altro contrario.

L’ Analisi Tecnica è uno strumento che si può applicare a tutti i mercati e dà risultati superiori nei mercati più volatili.

MOVIMENTI DI MERCATO

Movimento primario (major trend): è la tendenza principale, per la quale un mercato si definisce toro (bullish o rialzista) oppure orso (bearish o ribassista). Dura da uno a più anni.

Movimenti secondari (intermediate trend): si tratta di movimenti opposti alla tendenza principale in un mercato che nel lungo periodo sia bullish o bearish. Questi durano da tre settimane a molti mesi e possono ritracciare da un terzo a due terzi del progresso o regresso acquisito con il movimento primario; il ritracciamento più frequente è del 50%.

Movimenti terziari o minori (minor trend): sono rialzi o ribassi di mercato che durano solo per un periodo limitatissimo di tempo, al massimo tre settimane. Il volume degli scambi si espande durante un bull market e si contrae durante un bear market.

IL RITMO DEL MERCATO

Accumulazione: situazione, normalmente al termine di un periodo ribassista, in cui i prezzi si muovono lateralmente senza una particolare direzionalità e con volumi non elevati. Le “ mani forti” accumulano titoli a prezzi bassi.

Convinzione: Le mani forti, dopo aver accumulato ed in presenza di condizioni economiche propizie, cercano di spingere il mercato al rialzo. Pur senza volumi esplosivi, i prezzi cominciano dolcemente a salire ed intanto entrano sul mercato nuovi investitori.

Speculazione: La salita dei mercati convince sempre nuovi risparmiatori ad entrare, magari anche precipitosamente. I volumi esplodono, come pure i prezzi, spinti dalla domanda che supera di molto l’ offerta. Il movimento assume caratteri emotivamente euforici, e dura fin che nuovi investitori affluiscono sul mercato.

Distribuzione: Quando quasi tutti i possibili compratori sono affluiti, le mani forti cominciano a vendere sui massimi, realizzando forti guadagni e distribuendo titoli agli ultimi arrivati a prezzi alti. Costoro si ritrovano col cerino acceso in mano. Il mercato smette di salire ed effettua una prima correzione, che da alcuni viene interpretata come l’ ennesima occasione di entrare sul mercato.

Panico: La massa dei risparmiatori si accorge che il mercato ha invertito il trend. Tuttavia ormai i prezzi sono lontani dai livelli massimi. La successione di minimi dei prezzi sempre più bassi porta molti a liquidare le posizioni al meglio con forti perdite. Si verificano momenti di panico e crolli rilevanti nei prezzi.

Frustrazione: Il mercato sembra non smettere mai di scendere. Vendono anche molti risparmiatori che avevano resistito alle precedenti ondate ribassiste, realizzando così altri momenti di panico. Gran parte dei risparmiatori abbandona il mercato realizzando forti perdite e promette di non lasciarsi pi ingannare un’ altra volta. Si creano così le condizioni per la realizzazione di un minimo nei prezzi e di una lenta inversione rialzista del trend, che si attua mediante una nuova fase di accumulazione.

Prof. P. Gerbino www.borsaprof.it

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