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Tendenze evolutive e problemi nel campo del risparmio gestito indotti dall' utilizzo di internet

2.1. Il mercato del risparmio gestito on-line

Recentemente i mercati finanziari sono diventati sempre più complessi e le opportunità di investimento sono state caratterizzate da una  evoluzione intensa.

Parallelamente i risparmiatori sono diventati sempre più attenti a forme innovative di investimento, agevolati dalla disponibilità di informativa finanziaria specializzata e dall’utilizzo di Internet che hanno reso possibile ad un pubblico vasto l’accesso a strumenti finanziari sofisticati.
Tuttavia questo non sempre si traduce nel conseguimento di obiettivi di investimento adeguati, dal momento che:

a) per investire consapevolmente ed oculatamente nei mercati è necessaria un’elevata diversificazione degli strumenti finanziari;

b) gli investimenti sofisticati spesso si traducono in maggior rischio di perdite, non sempre percepito dal cliente;

c) l’eccesso di informativa, a volte fuorviante, non sempre si traduce in valore aggiunto per le scelte di investimento, soprattutto quando non è supportato da solide capacità e competenze di analisi;

d) il monitoraggio degli investimenti richiede tempo e strumenti adeguati.


Questi fattori mostrano come la gestione degli investimenti sia un compito sempre più specializzato, in cui le competenze di professionisti esperti possono rispondere efficacemente alle esigenze d’investimento dei singoli risparmiatori. In particolare, le soluzioni di investimento offerte dai prodotti di risparmio gestito, costituiscono degli strumenti in grado di assicurare competenza, capacità di analisi, tempestività d'informazione e di previsione, nonché velocità d’intervento.  

 Fino al luglio 2000, il matrimonio fondi-Internet aveva un serio impedimento: l'unico modo di sottoscrivere un fondo comune era il modulo cartaceo. Era permesso fare attraverso il computer le operazioni successive (passaggi da un fondo a un altro, riscatti), ma per fare il primo passo Internet non si poteva utilizzare. L'unica possibilità era scaricare il contratto dalla rete, stamparlo, firmarlo e inviarlo per posta alla società di gestione.

Poi è arrivato il via libera da Bankitalia, Consob e Ufficio Italiano Cambi. La prima società a sfruttare la nuova possibilità e a far sottoscrivere un fondo on-line è stata Xelion, la SIM del gruppo Unicredito. A ruota sono arrivate tutte le altre.
Vediamo allora come si fa a sottoscrivere un fondo attraverso Internet.
La prima cosa da fare è diventare clienti della società di gestione o di intermediazione di cui vogliamo servirci e aprire un conto presso la stessa.

Nella maggior parte dei casi:  si compila il form di adesione sul sito prescelto, si scarica il contratto, lo si stampa e lo si firma, si segue la modalità di riconoscimento e si spedisce alla società il contratto insieme a tutti gli altri documenti richiesti, si fa un bonifico bancario per costituire il capitale che vogliamo utilizzare per le nostre operazioni. A questo punto la SIM invia (tramite e-mail o posta ordinaria) un codice e una password che identificano il cliente, ed è possibile utilizzare tutti i servizi offerti dal sito, compresa (ove già introdotta) la prima sottoscrizione.

Oltre ai vantaggi generati dalla disponibilità 24 ore su 24 e dalla possibilità di operare comodamente da casa, comuni a tutte le operazioni commerciali svolgibili on-line, vi è un indubbio vantaggio costituito dalla riduzione della burocrazia. Se ad esempio decidiamo di passare da un fondo a un altro, l'operazione via Internet è immediata, mentre con i canali tradizionali sono necessari di solito alcuni giorni.
Il sito Internet del gestore o dell'intermediario permette inoltre di monitorare gli investimenti, fornendo grafici, analisi, notizie e informando in tempo reale gli investitori.

Ma il vantaggio sia pure ludico ma molto rilevante ai fini della concorrenza è rappresentato dalla riduzione dei costi. Infatti sono già diverse le società di gestione che propongono on-line dei fondi senza spese di ingresso e di uscita.
Molte  singole società di gestione hanno aperto o apriranno un sito specifico in cui operare sui loro fondi diventando indipendenti dalle banche cui, prima, si ricorreva per mancanza di strutture capillarmente presenti sul territorio come le reti di sportelli.

Infine sono già comparsi i cosiddetti “supermercati”, siti proposti da SIM che, stringendo accordi con gestori italiani ed esteri, consentono ai clienti di operare su centinaia (e presto migliaia) di fondi e SICAV.


      
Dott.ssa Maria Michela Lucignano

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