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Italo Fabbri : Il Piano di Chauvenet

Capitalia e il mib30 nel piano di Chauvenet II

Negli articoli precedenti è stato evidenziato come il rischio associato alle operazioni di borsa sia connesso al raggio di Chauvenet, somma quadratica della distanza dalla media e della volatilità.

Vale la pena ora di introdurre la distribuzione di raggi di Chauvenet, utile a fornire una indicazione riguardo la propensione al rischio in un determinato periodo di tempo.

L'atteggiamento dell'investitore nei confronti del mercato infatti, non è mai univoco, ma esiste una propensione al rischio che è legata a fattori quali il periodo di tempo e il titolo in esame.

Non tutti gli investitori accettano un rischio assoluto ma molti sono disposti, in alcuni momenti, a sostenere un rischio di investimento più o meno elevato.

In alcuni momenti, per esempio dopo un violento storno, gli investitori sono disorientati e la distribuzione di rischio si appiattisce: tutti i valori sono possibili.

E' d'altra parte comprensibile che, in momenti drammatici, le voci si moltiplichino, e spesso i contrasti di opinione inducano al disorientamento; è il momento del «chaos» del «panic selling», c'è chi accetta rischi incredibili e chi invece si ritira accusando il colpo della perdita.

Dopo un periodo di relativa calma invece, aiutati da notizie positive, gli investitori iniziano a modulare la propria propensione di rischio in modo coerente e si assiste a patterns con picchi molto ben definiti.

In Fig. 10 viene proposto lo schema per la determinazione delle distribuzioni.

Durante l'inverno del 2001 (distribuzione 3 di Fig. 11), dopo l'Attentato alle Torri Gemelle di New York, il mercato era disorientato e non tutti gli operatori erano propensi ad assumere il medesimo rischio, il pattern di rischio evidentemente si presentava come un pacchetto sparpagliato.

Questa situazione si è ripresentata per tutto il 2002 e finalmente nel 2003 le distribuzioni hanno ripreso forme coerenti con picchi più stretti.

La più recente distribuzione (distribuzione 16 di Fig. 11) indica che gli investitori sono coerentemente (picco stretto) propensi ad assumere un rischio in aumento, che come ben possiamo immaginare coincide con la volontà di continuare con la crescita.

Queste distribuzioni si possono approssimare mediante sovrapposizione di funzioni di Bessel, solitamente utilizzate per descrivere la corda o la membrana circolare vibranti.

Nelle due tabelle seguenti ricapitoliamo brevemente i due sviluppi elementari citati per la distribuzione radiale (raggi di Chauvenet) e distribuzione angolare (articolo precedente).

In conclusione il modello statistico basato sul criterio di Chauvenet sviluppato finora associa il rischio ad una vibrazione e il guadagno ad una oscillazione.

La trattazione della analisi dati mediante le matrici di Chauvenet è generale e può essere utilizzata anche in altre situazioni come ad esempio nell'ambito della analisi dati demografici.

L'ambientazione matematica e fisica del PdC consente una trattazione e una analisi delle turbolenze di mercato e una visione comportamentale del mercato


Per maggiori approfondimenti è disponibile una dispensa con foglio di lavoro sul sito www.experta.it (Italo Fabbri)

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