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Investire in Fondi

Costi direttamente a carico del cliente

Occorre innanzi tutto sottolineare che non tutti i fondi prevedono questo tipo di costi . Esistono infatti i cosiddetti "no load" che hanno solo oneri a carico del fondo (normalmente più elevati di quelli previsti per gli altri fondi).

Di norma, tuttavia, investire in fondi comporta dei costi direttamente a carico del sottoscrittore. Essi possono assumere varie forme , in ragione sia delle diverse necessità del sottoscrittore, sia del diverso assetto commerciale adottato per l'offerta del prodotto.

In particolare segnaliamo le:

  • Commissioni di sottoscrizione (o di entrata): vengono pagate al momento dell'acquisto.
    Possono essere di ammontare fisso per ogni sottoscrizione o, più frequentemente, variabile. In questo caso sono generalmente indicate in percentuale, e la loro misura varia secondo un meccanismo a scaglioni che fa sì che decrescano progressivamente al crescere della somma investita.

  • Ecco un esempio pratico di come funziona il meccanismo a scaglioni :

    Nei piani di accumulo la commissione di sottoscrizione è calcolata sul valore nominale del piano ed è ripartita su ciascun singolo versamento con modalità varie.
    Di norma circa il 30% della commissione totale, con un limite massimo del 30% del versamento iniziale, è dovuta al momento della sottoscrizione. La restante parte viene ripartita in modo lineare sugli ulteriori versamenti programmati.
    Questa particolare modalità fa sì che l'interruzione anticipata del piano comporti una maggiore incidenza percentuale delle commissioni fino ad allora pagate.

    Solitamente le commissioni di entrata variano  a seconda della tipologia del fondo, e sono più elevate per i prodotti azionari e maggiormente specializzati.

  • Commissioni di switch: sono dovute nell'ipotesi di passaggio da un fondo ad un altro all'interno di una famiglia di fondi gestiti dalla stessa società (anche detta sistema di fondi).
  • Generalmente sono di ammontare inferiore a quelle di entrata. Inoltre, spesso è previsto un numero di operazioni di switch gratuite per anno: il risparmiatore pagherà, quindi, solo per le operazioni in eccesso.

  • Commissioni di uscita: si pagano quando si chiede il rimborso delle quote, e per questo vengono anche definite "commissioni di vendita differita".
  • Sono spesso proposte in luogo delle commissioni di sottoscrizione e solo per l'ipotesi in cui si disinvesta prima di un determinato periodo. All'interno di questo periodo solitamente decrescono all'aumentare degli anni di permanenza nel fondo, fino ad azzerarsi.

    Alcuni fondi, invece, consentono al sottoscrittore di scegliere fra l'applicazione delle commissioni di sottoscrizione o delle commissioni di uscita.

  • Diritti fissi: di norma la società di gestione, oltre alle commissioni eventualmente previste, preleva direttamente un ammontare fisso per ogni operazione, incluso il caso di operazioni di passaggio tra fondi.
    Un ulteriore importo fisso è trattenuto dalla sgr se il sottoscrittore chiede la consegna del certificato fisico rappresentativo delle quote.
  • Commissione Nazionale Per Le Società e La Borsa

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