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Investire in Fondi

Individuare il proprio profilo di investimento

Stabilire i propri obiettivi finanziari : è questa la prima regola per investire in fondi. E per stabilire questi obiettivi è necessario avere ben chiare le proprie esigenze.

La attenta definizione degli obiettivi consente di stabilire quando si avrà bisogno del denaro investito e il livello dei rendimenti attesi , ovviamente in relazione al rischio che si è disposti ad assumere.

Dagli obiettivi personali dipendono, cioè, l' orizzonte temporale , la propensione al rischio e le aspettative di rendimento . Questi elementi definiscono il profilo finanziario dell'investitore (anche detto profilo di rischio-rendimento).

L' orizzonte temporale è il periodo di tempo per il quale l'investitore rinuncia alle proprie disponibilità finanziarie, o a parte di esse, e le investe al fine di conseguire un rendimento "in linea" con gli obiettivi prefissati.

Esso è determinato da specifiche situazioni soggettive. Si possono, ad esempio, avere esigenze di breve periodo , quali il pagamento delle tasse, o di lungo periodo , come l'acquisto di una casa tra qualche anno. In quest'ultimo caso occorre stabilire quando si intende effettuare l'acquisto, stimando anche il tempo necessario per accumulare la somma sufficiente.

L'orizzonte temporale dipende anche dall' età del risparmiatore: ad esempio, nell'investimento a fini previdenziali è evidente che un ventenne ha un orizzonte temporale più lungo di un sessantenne.

Se l'orizzonte temporale è di breve periodo, l'investimento deve caratterizzarsi per un basso livello di rischio e, quindi, tendere soprattutto a conservare il capitale: il breve lasso temporale, infatti, non consentirebbe di recuperare eventuali perdite.

Ad esempio, per investimenti di breve periodo o per avere "riserve di liquidità" sono disponibili i cosiddetti fondi liquidità o i fondi obbligazionari breve termine.

Al contrario, in un orizzonte temporale di lungo periodo è possibile accettare rischi maggiori al fine di accrescere il valore del capitale investito: quanto più è lungo il proprio orizzonte temporale tanto più elevato può essere il rischio assunto, in quanto è maggiore la probabilità di compensare eventuali perdite dovute ad andamenti avversi del mercato di riferimento.La propensione al rischio rappresenta la disponibilità del singolo a sopportare eventuali perdite del proprio patrimonio a causa dell'andamento negativo del mercato: quanto più si è propensi al rischio tanto più si è disposti ad accettare che l'investimento non consegua i risultati che ci si attendeva.

Se l'orizzonte temporale è di lungo periodo e si ha periodicamente a disposizione una piccola somma di denaro, è ugualmente  possibile investire un determinato importo a scadenze prefissate in fondi comuni di investimento. Molte società di gestione, infatti, consentono di ripartire l'investimento nel tempo attraverso la sottoscrizione di un piano di accumulo, cosiddetto PAC.

E' bene sempre tenere presente che per ogni tipo di investimento vale una sorta di " effetto forbice ". In pratica, quanto maggiore è la possibilità di guadagno tanto maggiore è il rischio dell'investimento, in quanto il guadagno si può tradurre in una perdita altrettanto rilevante nel caso di andamento avverso del mercato di riferimento.

Esempio :

Se si acquistano fondi specializzati nell'investimento in azioni di società che operano in paesi emergenti, si corre un elevato rischio dovuto anche alla possibile incidenza della instabilità della locale situazione politica e finanziaria.
Tuttavia, nel caso di sviluppo della situazione economica di questi paesi il rendimento del fondo potrà beneficiare di tassi di crescita delle società oggetto d'investimento più elevati rispetto a quelli che caratterizzano tipicamente i mercati sviluppati.

Quindi, nella scelta del fondo, l'investitore deve concretamente determinare la propria tolleranza al rischio , quantificando la percentuale del patrimonio investito che è disposto a perdere in un determinato arco temporale.

Quanto più si tollera il rischio tanto più si possono scegliere fondi che investono in titoli il cui valore può subire forti oscillazioni, come ad esempio i fondi azionari . Se, invece, si soffre al solo pensiero di vedere diminuire il proprio patrimonio, allora è preferibile scegliere investimenti più tranquilli, come i fondi liquidità o alcune tipologie di fondi obbligazionari.

E' importante però tenere sempre presente che l'investimento in qualsiasi fondo comune, anche il più prudente, comporta un rischio di perdita. Infatti, indipendentemente dal livello di rischio,  non vi è alcuna garanzia di restituzione dell'intero capitale investito .

Le aspettative di rendimento , infine, devono sempre essere realistiche: i rendimenti dei fondi, infatti, risentono inevitabilmente dell'andamento dei mercati finanziari, che può variare repentinamente, anche dopo prolungati trend positivi. Un'aspettativa è realistica, ad esempio, se in una fase di mercato crescente si è consapevoli del possibile andamento avverso.

Abbiamo visto che la definizione del profilo finanziario del risparmiatore presuppone più tappe. Ogni tappa richiede che l'investitore maturi una piena consapevolezza delle proprie esigenze. L'intero percorso può essere svolto in autonomia o, meglio, risultare da una proficua collaborazione con i soggetti che distribuiscono i prodotti.

In particolare, tra "venditore" ed "acquirente" deve instaurarsi uno scambio informativo : il venditore ha l' obbligo di richiedere informazioni in merito al profilo finanziario del cliente nonchè di fornire , a sua volta, i dettagli dell'investimento. Allo stesso tempo, il cliente dovrebbe comunicare al collocatore le esigenze personali prima del materiale acquisto.

E' importante, infatti, tenere ben presente che un eventuale rifiuto da parte dell'investitore comunque possibile può pregiudicare una corretta scelta di investimento ed impedire al collocatore di fornire un supporto "consulenziale". Riteniamo quindi che, piuttosto che rifiutarsi, l'investitore dovrebbe anzi stimolare il soggetto collocatore a svolgere i propri compiti informativi, diffidando di chi si astiene dal farlo.

Dallo spirito di collaborazione tra cliente e collocatore può senz'altro nascere una più adeguata ed approfondita definizione degli obiettivi di investimento del singolo e, quindi, una più adeguata scelta di investimento.

Commissione Nazionale Per Le Società e La Borsa

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