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Gli uomini che hanno scritto la storia della finanza

Premessa

Osservando l’evoluzione attraversata negli ultimi secoli dalla scienza economica si può affermare agevolmente che lo spazio occupato dalla teoria della finanza nell’ambito della storia degli studi economici è sorprendentemente esiguo. Questo fatto potrebbe apparire inspiegabile, se solo si pensasse a come gli economisti abbiano da sempre avuto a che fare con l’analisi dei mercati e di uno di questi in particolare: il mercato del credito.

Concentrando l’attenzione sulla data di fondazione dei più antichi istituti di credito e mercati finanziari, ci si accorge di come la precedente questione appaia ancor più inspiegabile: la più antica banca del mondo, il Monte dei Paschi di Siena, fu fondata nel 1472 mentre il più antico mercato di borsa del mondo, quello di Anversa, fu fondato nel 1531. Ad una lettura più attenta della storia delle dottrine economiche si potrebbe però notare che nel corso degli ultimi secoli diversi furono i tentativi, seppur spesso estemporanei, di impostare lo studio dei mercati finanziari su basi scientifiche. In particolare, si rilevano almeno due aspetti:

1. Diverse ipotesi riguardanti le regole che sottendono al funzionamento dei mercati finanziari vennero formulate, assai prima della loro successiva “riscoperta” da parte di docenti ed accademici, come frutto del lavoro di “operatori del settore” ed erano basate per lo più su geniali intuizioni;

2. Tali intuizioni furono per molto tempo ignorate o addirittura derise dagli esperti studiosi delle materie economiche, i quali consideravano gli “operatori” nient’altro che una sorta di bassa manovalanza del ramo.

Partendo da tali presupposti, appare spontaneo chiedersi quale sia stato il percorso che ha portato alle bizzarrie della realtà odierna: mentre la diffusione del lessico tipico del mondo della finanza presso il vasto pubblico dei risparmiatori farebbe pensare ad una semplificazione

dei mercati, la crescente complessità dei prodotti finanziari fa apparire sempre più il mondo della finanza come il regno di pochi eletti “alchimisti”. Il presente articolo, lungi dal voler essere un trattato sintetico ed esaustivo della storia della teoria finanziaria, intende rendere omaggio ad alcuni di quegli uomini che, con le loro geniali intuizioni o con la loro altissima capacità di “modellizzare il comune buon senso”, poiché su concetti di semplice buonsenso spesso si basano le teorie più importanti, hanno contribuito a far giungere la teoria finanziaria ai livelli odierni.

Dott. Andrea Castiglione

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