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Guida ai Covered Warrant

Sei regole per investire in covered warrant

Dopo la teoria è la volta dei consigli pratici. Quelli che esporremo non
pretendono di essere esaustivi e, tanto meno, di costituire garanzia di
investimento redditizio. Vogliono solo essere strumenti utili e occasioni di
riflessione per chi si accinge ad investire in covered warrant. Come sempre,
è poi il risparmiatore che deve assumere in prima persona la responsabilità
della scelta dell'investimento. Il nostro lavoro vuole contribuire a che questa
responsabilità possa essere assunta in un contesto di chiarezza e di
informazione.

1 - Conoscere le caratteristiche del prodotto e le regole del mercato


E' la regola generale per ogni tipo di investimento. Troppo spesso, infatti,
la scarsa conoscenza del prodotto e del funzionamento del mercato è
causa di perdite, anche rilevanti. Per i covered warrant questa regola è
ancora più importante, per via delle loro peculiarità rispetto a strumenti più
tradizionali (azioni, titoli di Stato, ecc.) e della loro maggiore rischiosità.
A questo fine è necessario che l'investitore legga il prospetto di
quotazione, richiedendolo all'emittente o alla Borsa Italiana. E' anche
opportuno che conosca la regolamentazione del mercato, e cioè il
regolamento di borsa e le relative istruzioni (disponibili su www.borsaitalia.it).
Ovviamente questi documenti avranno rilevanza solo se il covered warrant
è quotato nell'MCW.

2 - Acquisire le conoscenze teoriche dei covered warrant


L'investimento in covered warrant, come in altri derivati, non può
prescindere da una attenta e complessiva analisi di tutte le variabili che
possono influire sul prezzo. E' pertanto necessario che il risparmiatore
acquisisca la conoscenza teorica dello strumento su cui intende
investire.

3 - Scegliere il covered warrant giusto

Acquisito il bagaglio informativo, è il momento di acquistare il covered
warrant. Prima di tutto si decidono le caratteristiche del warrant, e cioè se
call o put, l'azione sottostante, lo strike, la durata. Questa decisione, nel
caso l'investimento non sia effettuato in un'ottica di copertura del proprio
portafoglio (v. il punto seguente), dipende dalle personali aspettative
sull'andamento dei mercati e dalla propensione al rischio (ricordiamo, ad
esempio, che warrant out-of-the-money sono particolarmente rischiosi).
Individuate le caratteristiche, scopriamo che sul mercato esistono warrant
simili ma di diversi emittenti. La scelta fra più emittenti non è semplice e
presuppone la valutazione di più elementi.


Innanzi tutto il prezzo. Ed ecco la prima difficoltà, perché i prezzi offerti sul
mercato dai vari emittenti possono non essere (e spesso non sono)
direttamente confrontabili, dato che alcune caratteristiche (ad esempio la
parità, il giorno di scadenza o lo strike) non coincidono con esattezza.
Esiste però una soluzione: la volatilità implicita nei diversi prezzi offerti. E'
il miglior parametro di valutazione, perché permette di "depurare" il prezzo
di un covered warrant dagli altri fattori, consentendo di paragonare due o
più covered warrant con caratteristiche non esattamente coincidenti e
valutare, in termini di volatilità implicita, quello più conveniente. L'argomento
verrà comunque ripreso nel successivo capitolo.


Altro elemento che può condizionare il risultato dell'investimento è il grado
di liquidità del covered warrant. Infatti, rilevanti volumi di negoziazione
garantiscono, da un lato, la possibilità di disinvestire prontamente e,
dall'altro, prezzi più competitivi. Non di rado accade che a prezzi più
convenienti (in termini di volatilità implicita) corrisponda una ridotta liquidità.
E questo può rendere difficile, o addirittura impossibile, rivendere i propri
warrant in futuro.


E' anche importante controllare il lotto minimo di negoziazione. Un lotto
minimo non elevato può infatti essere di ostacolo per la liquidazione futura
dell'investimento.


Anche lo spread denaro-lettera è importante nella scelta dell'emittente. Lo
spread, infatti, rappresenta, a parità di altre condizioni, il costo implicito del
disinvestimento imposto dal market maker-emittente.

4 - Operare le giuste strategie operative


E' anche importante l'adozione di una adeguata strategia operativa. I
covered warrant, come le opzioni e gli altri derivati, nascono quali strumenti
per strategie di copertura dei rischi associati ad un investimento.
Tuttavia, le specifiche caratteristiche dei covered warrant - soprattutto
l'effetto leva finanziaria e la semplicità di acquisto - li rendono molto
appetibili per strategie speculative. Non di rado, infatti, sono utilizzati quali
"succedanei speculativi" dei titoli sottostanti: invece di acquistare un'azione
si investe sul relativo warrant per sfruttare maggiori "potenziali" guadagni.
Spesso, però, si tende a sottovalutare il rischio che questa strategia
comporta: a maggiori guadagni potenziali sono infatti di norma associate
maggiori perdite potenziali.


L'utilizzo speculativo dei covered warrant, pertanto, dovrebbe limitarsi a
strategie di ottimizzazione del rendimento del portafoglio e, quindi, essere
contenuto ad una minima quota dei propri investimenti complessivi.
Impegnare tutto o gran parte del proprio risparmio in questi strumenti è
assolutamente sconsigliabile e, spesso, causa di perdite ingentissime.
Infine, qualora il warrant sia con regolamento per differenziale monetario
(c.d. cash settlement) occorre considerare la circostanza che il prezzo del
sottostante, nel giorno di scadenza, potrebbe subire un andamento
anomalo per il fatto che l'emittente-market maker, a causa di necessità
tecniche connesse alla propria gestione del rischio, potrebbe dover operare
sul mercato del titolo sottostante con effetti sul relativo prezzo (e
conseguentemente sul prezzo del warrant) nella direzione sfavorevole
all'investitore. Pertanto, occorre valutare se accettare il rischio di queste
eventuali e non prevedibili oscillazioni, ovvero non aspettare la scadenza e
procedere alla vendita del warrant o, se più conveniente, all'esercizio del
diritto in prossimità della scadenza.

5 - Monitorare continuamente il proprio investimento


L'investimento in covered warrant è ben diverso da quello in strumenti
tradizionali e comporta che, una volta effettuato l'acquisto, occorre
monitorare il suo andamento e quello delle variabili fondamentali che
influiscono sul suo prezzo.


Particolare attenzione merita la caratteristica dei covered warrant di perdere
valore per il solo trascorrere del tempo. Al riguardo è assolutamente
sconsigliabile, se non pericoloso, acquistare ulteriori warrant in caso di
ribasso dei loro prezzi nel tentativo di ridurre il costo medio di acquisto del
portafoglio.


6 - Conoscere le regole del gioco


Il mercato dei covered warrant, a differenza di quello dei derivati IDEM, non
è perfettamente simmetrico, e l'emittente-market maker, a causa della
mancanza di competizione con altri market-maker, può acquisire una
"fisiologica" posizione di vantaggio.


Infatti, se da un lato il market maker, dovendo esporre prezzi denaro-lettera,
svolge una utile funzione per gli investitori, l'assenza di una reale
competitività fa sì che i prezzi siano più o meno unilateralmente
determinati dall'emittente-market maker.


Il market maker, pertanto, entro i limiti imposti dalle norme che governano il
mercato, può avvantaggiarsi da questa posizione. Questa circostanza, che
fa parte delle "regole del gioco", va tenuta ben presente quando si intende
operare in covered warrant. Solo un elevato livello di competizione tra gli
emittenti può garantire la "qualità" dei prezzi offerti.

Commissione Nazionale Per Le Società e La Borsa

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