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Stefano Calamita

Perchè ricadiamo negli stessi errori

Il dialogo interno è la conversazione mentale che sosteniamo costantemente con noi stessi (non solo durante l'acquisto di un titolo azionario o di un derivato) e rappresenta l'espressione più immediata della "descrizione" (ossia l'idea che ci siamo fatti su di un titolo) assimilata da ciascuno di noi.In pratica si tratta di una sorta di guardiano, il cui compito fondamentale è quello di proteggere "la descrizione", alimentandola con il suo stesso contenuto (i pensieri) e generando il fare che la rinforza.

Ciò significa che, a causa delle cose che ognuno racconta a se stesso, percepiamo la situazione contingente di borsa (e non solo) nella maniera in cui siamo soliti farlo e ci comportiamo di conseguenza.Questo a sua volta tende a confermare il contenuto del dialogo interno e della descrizione stessa.Questo ci fa arrivare normalmente all'estremo di sostituire la realtà borsistica intorno a noi con i nostri pensieri.

Guardiamo il mondo, l'economia , i titoli, le cose, le analisi dei pseudo analisti (le persone), o noi stessi (il nostro ego) e allo stesso tempo formuliamo pensieri su ciò che stiamo vedendo, su ciò che stiamo vivendo, finché terminiamo il processo mentale scambiando i nostri pensieri per la situazione reale.

Ci raccontiamo che lo scenario borsistico è in quel modo e restiamo convinti che quella descrizione sia la realtà. Naturalmente, tutto ciò che accade come conseguenza del dialogo interno si ferma se riuscissimo a far cessare tale dialogo.

E' questo che Gann definisce consapevolezza ossia la capacità di fermare il dialogo interno come chiave per delle decisioni obiettive e quindi la base di un buon trading.

La differenza tra chi ha un approccio vincente al trading e chi no è data dalla capacità di effettuare delle scremature, secondo i termini di una visione del momento borsistico condivisa dagli altri esseri umani. Il non prendere delle decisioni in momenti critici, interrompe il flusso della "descrizione" e tale interruzione a sua volta sospende l'interpretazione non corretta del momento decisionale.


Quindi il non agire in momenti di "stimolo mentale" all'acquisto di un titolo è il mezzo che apre alla consapevolezza. Infatti adesso è facile intuire come a causa dell'aumentare degli stimoli dati dal TOL e dalla sua facilità operativa, ci si trova sempre più spesso a prendere decisioni sbagliate.

Se volontariamente, intenzionalmente, e non in maniera istintiva reinventiamo il nostro modo di operare in borsa, ossia rispondiamo in maniera "nuova" alle nuove situazioni, possiamo pensare di correggere i nostri errori e fare trading in maniera più oggettiva e vincente.

Dr. Stefano Calamita

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