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Il mercato italiano dei fondi di investimento socialmente responsabili

4.1.2. Descrizione del campione

L'analisi della performance dei fondi socialmente responsabili è circoscritta alla categoria dei fondi azionari. La scelta di non analizzare la performance dei fondi con maggiore contenuto obbligazionario, e dunque con un portafoglio in buona parte costituito da titoli emessi da enti governativi, è motivata dalla circostanza, già sottolineata nell'analisi delle caratteristiche di eticità dei fondi, che l'applicazione di criteri di eticità nella selezione di valori mobiliari emessi dagli Stati è particolarmente aleatoria poiché non è possibile conoscere quali progetti vengono finanziati con il funding delle emissioni.

Di conseguenza, i criteri che definiscono Stati più o meno socialmente responsabili non possono che essere generici (assenza di regimi oppressivi, tutela dei diritti dell'uomo) e le differenze di composizione di portafoglio rispetto a un fondo non socialmente responsabile possono di fatto risultare marginali. Oggetto d'analisi sono i fondi azionari socialmente responsabili di diritto italiano collocati sul mercato prima del 31 dicembre 1998.

Si è ritenuto opportuno non considerare fondi collocati successivamente a tale data in quanto la serie storica non sarebbe stata sufficientemente estesa da non escludere l'effetto sul valore delle quote di possibili eventi casuali (Assogestioni, 2003) Tale scelta, tuttavia, porta ad escludere dall'analisi i fondi con un livello di eticità più elevato con riguardo alla articolazione dei criteri di selezione, in quanto collocati solo a partire dalla seconda metà del 2002. Al 31 dicembre 1998 i fondi azionari censiti sono 4, pari al 19% e al 53% del totale fondi

comuni aperti socialmente responsabili in termini rispettivamente di numero e patrimonio gestito al 31 marzo 2003.

Per ciascun fondo incluso nel campione è stato osservato il valore della quota, o Net Asset Value (NAV), con frequenza mensile a partire dal 31 dicembre 1998 fino al 31 marzo 2003. A tal fine è stato utilizzato il database Thomson Financial-Datastream. Si è ritenuto opportuno non considerare dati anteriori al 31 dicembre 1998 perché nel 1998 è stata modificata la normativa sulla tassazione dei capital gains ed è stata introdotta l'aliquota unica di ritenuta del 12,5%; poiché il benchmark con il quale verrà confrontata la performance dei fondi deve essere nettizzato dall'effetto della tassazione, si è preferito considerare un arco temporale caratterizzato da una normativa fiscale omogenea.

Nel periodo in esame non vi è alcun fondo socialmente responsabile che cessa di operare, pertanto l'analisi non risente di distorsioni indotte dal survivorship bias [13] tuttavia, nel valutare la significatività dei risultati, si tenga in considerazione che il numero di osservazioni a disposizione è contenuto, dovuto al limitato arco temporale di operatività del mercato italiano dei fondi socialmente responsabili.


[13] Il survivorship bias è un effetto che deriva dalla cancellazione dei fondi non performanti da parte delle società di gestione. Ciò crea un bias nella valutazione della performance dovuto alla circostanza che i fondi con performance meno elevata escono dal mercato, nel quale rimangono solo fondi con performance più elevata, e quindi non sono considerati nelle analisi empiriche che sono relative ai soli fondi esistenti ad una certa data (Brown, Goetzmann, Ibbotson, Ross, 1992).

Pubblicazione della Prof Daniela Vandone

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