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Introduzione all'analisi tecnica

Principi dell'analisi tecnica

La disciplina prende le mosse dall’affermazione per cui i mercati scontano tutte le informazioni, sia note che riservate, disponibili ai soggetti che vi operano. Col termine “scontano” si intende gli operatori, una volta apprese informazioni di qualunque tipo, note e tutti o riservate, tendono ad agire con operazioni di acquisto o di vendita che influenzano i prezzi delle attività quotate, che quindi incorporano le informazioni e l’effetto che esse hanno avuto sui partecipanti ai mercati. Si tratta di una premessa molto simile a una enunciazione di efficienza in forma forte; diverse sono però le conclusioni.

Gli analisti tecnici ritengono che osservando i grafici delle quotazioni delle attività sia possibile desumere indicazioni operative utili, mentre secondo la teoria l’aggiustamento è istantaneo e tale da non consentire extraprofitti. Il principio base successivo è che i prezzi si muovono secondo tendenze ben definite. Tale principio è, come già esposto sopra, contraddetto in pieno dalla teoria e apparentemente da una certa evidenza empirica. Preso atto di ciò, nel resto di questo documento si darà per accettato tale principio. Un ulteriore principio, enucleato da C. H. Dow, riguarda la presenza nei mercati di tendenze primarie, reazioni secondarie, movimenti minori o erratici. Una tendenza primaria è una tendenza che dura da circa un anno a diversi anni, sia al rialzo (nota anche come mercato toro) che al ribasso (mercato orso).

In genere tuttavia le tendenze primarie toro hanno durata maggiore e pendenza minore rispetto alle analoghe tendenze primarie orso. Entrambi i tipi di movimento sono interrotti da diverse reazioni secondarie, che vanno in senso inverso e ripercorrono da un terzo a due terzi, in genere, della tendenza primaria precedente, e durano da tre settimane ad alcuni mesi circa. I movimenti minori si innestano all’interno delle due precedenti tendenze e sono di durata che va da pochi giorni a tre settimane circa.

Dal punto di vista previsionale, maggiore è la durata del movimento che si sta considerando e maggiormente indicative saranno le indicazioni che se ne possono trarre. Infine, un ulteriore principio riguarda l’azione del volume delle contrattazioni. In un mercato al rialzo, il volume dovrebbe espandersi seguendo l’accresciuto interesse degli operatori per le attività. È legittimo infatti pensare in tali casi che se sempre più persone sono convinte della convenienza di entrare in possesso di determinate attività - facendone quindi aumentare i prezzi - l’effetto di tali convincimenti sui volumi scambiati sia ugualmente al rialzo.

 

Giulio Campanini

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