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Consigli Operativi di Francesco Catalano

Opzioni o Covered Warrants ? Il dilemma del trader

Il prolungarsi della situazione negativa impedisce alla maggioranza degli investitori di trarre vantaggio dalle condizioni di mercato e ciò è essenzialmente dovuto alla scarsa propensione che il trader italiano ha nell'assumere posizioni corte, ovvero posizionarsi al ribasso su un azione o un indice. E' anche vero che pochissime SIM e nessuna Banca italiana permettono la vendita allo scoperto e questa mancanza è stata prontamente sfruttata dalle varie Emittenti che hanno riversato sul mercato un'infinità di Covered Warrant di tipo Put e apparentemente questi sono gli unici strumenti che il trader ha a disposizione per cavalcare il ribasso ma così non è.
Le opzioni Mibo30 e le Isoalfa oltrechè lo stesso Fib30 trattate sul mercato IDEM (un circuito parallelo a quello di Piazza Affari dove sono invece trattate le Azioni) possono molte volte sostituire egregiamente i Covered Warrant e bypassare quindi eventuali furbate delle banche emittenti.

Cerchiamo di conoscere meglio questi strumenti e capire le differenze rispetto ai Covered Warrant:

Con il Fib30 si compra a tutti gli effetti l'intero indice Mib30 pagandolo 5 euro per ogni punto. In questi giorni che il Mib30 oscilla intorno ai 37.000 il Fib30 costa dunque 37.000 x 5 = 185.000 euro. Non è necessario pagare l'intera somma perché è richiesto solo un versamento a garanzia del 10% circa creando così un notevole effetto leva. Il valore del Fib30 discosta quasi sempre dal valore intrinseco del Mib30 in virtù delle aspettative del mercato e in genere i valori raggiungono l'uguaglianza solo l'ultimo giorno di negoziazione che è sempre il terzo venerdì del mese di scadenza (Marzo, Giugno, Settembre, Dicembre). Come gli altri derivati è possibile venderlo allo scoperto prestandosi così anche allo scalping intraday.

Le opzioni Mibo30 possono sostituire i CW sull'indice Mib30 (in realtà è vero il contrario essendo i CW una loro imitazione) e possiedono anzi delle caratteristiche che li rendono sicuramente vincenti rispetti ai loro "cugini poveri". La più importante è data dal fatto che vengono immessi sul mercato, secondo le esigenze createsi, dei nuovi strike in modo da "restare sempre nei pressi" del sottostante. Altra differenza importante sono le scadenze che sono mensili (il terzo venerdì di ogni mese) e i traders più smaliziati sanno quanto è remunerativo lavorare in scadenza. La liquidità è garantita direttamente dalla Cassa di Compensazione che si fa carico di tutte le transazioni ad un prezzo equo escludendo così il rischio di trovarsi con delle opzioni invendute. Non esiste un lotto minimo di negoziazione e ogni punto indice costa 2,5 euro. Il Put 35.000 Aprile 2001 che oggi vale circa 400 (scommette quindi sul Mib30 a 34.600 per fine Aprile) costa 2,5 euro X 400 = 1.000 euro per ogni contratto. Per il resto è del tutto simile a un CW sia per le modalità di negoziazione che per l'effetto leva, esistono sia Call che Put e per correttezza va detto che da un raffronto grafico degli storici tra Mibo30 e CW a parità di strike e di scadenza non emergono significative convenienze dell'uno sull'altro se non la garanzia di correttezza del Market Maker.

Le Isoalfa si possono invece paragonare ai CW su Azioni (ce ne sono una trentina) con le sole differenze che possono essere vendute allo scoperto e che hanno un diverso criterio di calcolo per i multipli. Come per le Mibo30 hanno scadenze mensili che le rendono ideali per forti speculazioni. Nemmeno in questo caso un raffronto grafico storico con i CW ha evidenziato particolari differenze.

Anche se apparentemente non sembrano emergere significativi vantaggi nell'acquistare un opzione piuttosto che un CW le cose non stanno così. Grazie alla possibilità che le opzioni offrono di poter vendere allo scoperto e ai molti strike e scadenze disponibili è possibile elaborare con esse complesse strategie di protezione del portafoglio che è poi il vero motivo per cui esistono questi strumenti. Inutile illudersi quindi di abbandonare i Covered Warrant a favore delle opzioni per porre fine alle devastanti perdite che i derivati causano. Come i Covered Warrant nemmeno le opzioni perdonano infatti un errore di posizionamento. Essere contro il trend non lascia scampo ma anche se correttamente posizionati perdere l'attimo giusto può significare trasformare in perdita ciò che sembrava un gain sicuro.

C'è un solo modo per non perdere denaro con i derivati ed è quello di usarli con lo scopo per cui sono stati creati impegnando solo una parte del capitale e solamente a protezione delle Azioni possedute. Tutti gli altri utilizzi espongono a rischi altissimi di cui si deve prendere atto. Prima di decidere se abbandonare i CW a favore delle opzioni sarebbe vantaggioso fare una sincera analisi del proprio "modus operandi" poiché se fosse lui la causa delle perdite difficilmente passare alle opzioni o alle isoalfa risolverà il problema.


Francesco Catalano

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