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Francesco Caruso -24 gennaio 2011

Posizione del trend e livelli settimanali e mensili

FTSE MIB - Nel 2010 pecora nera, nel 2011 mercato migliore. Prossima resistenza è l'area 22500-23000, già indicata a inizio anno come target alto del primo trimestre.

In due settimane cambia tutto per non cambiare nulla. I settori deboli fino a fine anno diventano forti: Assicurativi, Utilities, Energia, Banche ora sono il traino. Gli altri sono deboli, in particolare Consumi (ciclici e anticiclici), Farma, Materie di Base, fino a poche settimane fa leader di forza. Cambia e si rovescia l’Euro, da debolissimo a forte in poche sedute. Cambia l’oro, che si prende una doppia botta: prezzo in USD e cambio. Grande volatilità in generale sulle commodities. In realtà tutto questo – a livello di scenario – non cambia nulla: le borse restano positive, con un rigiro di leadership a favore dei mercati finora piu’ deboli: Italia, ES50, Francia. Resta forte il Nasdaq, vicinissimo ai massimi del 2007. In netto indebolimento gli emergenti: non credo sia un segnale da sottovalutare. Su una (probabile) continuazione del rally fino alla seconda metà di febbraio alleggerirei in particolare proprio gli emergenti e soprattutto i bonds di quest’area, almeno in ottica tattica: mi sembra che il valore sia stato ben spremuto. Non c’è valore sui mercati obbligazionari, governativi e corporate, da vendere specie su ogni rimbalzo consistente per posizionarsi su strategie poco redditizie ma anche poco rischiose, almeno per i prossimi mesi. C’è ancora valore su high yield bonds e convertibili, ma per chi non è ancora entrato è meglio attendere con pazienza una correzione.

Di seguito i consueti livelli: da notare che tutta la parte azionaria, ETF e indici, è al rialzo sui modelli a base mensile. Questa omogeneità, unita a una generale compiacenza e alle letture di sentiment, crea a mio avviso un rischio tattico sulle borse da febbraio in avanti. Sul piano strategico (investitori e lungo periodo) invece ancora tutto ok. Tornero’ a breve sul tema della differente percezione e operatività di investitore, money manager e trader, anche in relazione al tipo di indicazioni fornite dai modelli.


Francesco Caruso

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