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Gli uomini che hanno scritto la storia della finanza

Conclusioni

Il “viaggio virtuale” condotto nella storia della finanza ci ha portato ad analizzare, nei limiti del possibile, la vita e l’opera di persone non troppo comuni che hanno lasciato in eredità a noi tutti un patrimonio inestimabile di conoscenza.

Molti altri studiosi, oltre a quelli da noi considerati, hanno contribuito allo sviluppo della teoria finanziaria. E’ doveroso ricordarne almeno il nome:

Irving Fisher,

John Maynard Keynes,

Sir John R. Hicks,

Nicholas Kaldor,

Jacob Marschak,

Benjamin Graham,

Samuel Eliot Gould,

William J. Baumol,

John Lintner,

Richard Roll,

Roy Radner,

Oliver D. Hart,

David M. Kreps,

Darrell J. Duffie,

Chi-Fu Huang,

Jonathan E. Ingersoll Jr.,

Michael C. Jensen,

Jacques H. Drèze,

Sanford J. Grossman,

Joseph E. Stiglitz,

Paul R. Milgrom,

Douglas Gale,

Holbrook Working,

Oskar Morgenstern,

Paul A. Samuelson,

Benoit B. Mandelbrot,

Hendrick S. Houthakker,

Robert E. Lucas Jr.,

Burton G. Malkiel,

Robert Shiller.

Le idee di questi uomini hanno avuto un peso rilevante nel plasmare la società nella quale tutti noi oggi viviamo: una società che propone agli uomini, giorno dopo giorno, nuove sfide da affrontare con strumenti “ancora più nuovi”.

Ci si domanda sempre più spesso, a ragione secondo noi, se la corsa continua verso il progresso, verso “il miglioramento della performance”, possa davvero protrarsi ad infinito.

Noi risponderemmo, consci della modestia del nostro contributo, che la corsa non può continuare all’infinito semplicemente perché gli uomini hanno dei limiti, limiti che non si può pensare di superare con un uso distorto degli strumenti a nostra disposizione.

La conoscenza, le tecnologie, la quasi totale mancanza di limiti alla mobilità delle persone, delle cose e dei capitali, altro non sono, infatti, che degli strumenti a nostra disposizione: a noi il compito di usare lo strumento nella giusta maniera.

Dott. Andrea Castiglione

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