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Mercati efficienti e bolle speculative: cicli economici, finanza e psicologia

Retroazione e rimorsi

I comportamenti irrazionali osservati nei paragrafi precedenti, a questo punto lo si può finalmente dire, danno luogo alle bolle speculative. Tale termine dà però l’idea di un’eruzione estemporanea ed insondabile del mercato. Ciò che si è cercato di fare finora è stato invece scomporlo in tutte le sue componenti endogene ed esogene, di modo da offrire alla teoria nuove possibili variabili, sulla base di cui progettare modelli cognitivi più verosimili.

Per evidenziare la componente dinamica di queste “eruzioni”, si fa ricorso al termine di curva di retroazione (feedback loop), il quale richiama alla mente un circolo vizioso in grado di autoalimentarsi. Di fatto è proprio quello che succede, dal momento che i prezzi crescenti, procurando guadagni a chi opera sul mercato, richiamano altri investitori, i quali con la loro domanda faranno salire ancora di più i prezzi richiamando un’altra ondata di interesse. Ogni ondata inoltre porta con sé un’amplificazione dei comportamenti psicologici visti precedentemente, che sfociano in atteggiamenti gregari molto pericolosi, in grado di diffondersi con le stesse dinamiche delle epidemie.

La teoria delle aspettative adattive riguarda proprio questi sviluppi, asserendo che i passati aumenti dei prezzi generino aspettative di ulteriori aumenti[41]. Avendo chiarito come una società altamente informatizzata costituisca il presupposto ideale per il divampare di queste epidemie speculative, ci si vuole soffermare su un ultimo aspetto psicologico in grado, una volta innescato il meccanismo di retroazione, di fare da volano all’ entrata progressiva nel mercato di nuovi investitori, e quindi nuovi capitali. Tale aspetto è il rammarico.

Sembra che il motivo che più di ogni altro riesca a convincere le persone a tuffarsi nel rischio di un investimento, sia l’accorgersi di aver perso un’occasione. Tutti sanno che il rimorso per non aver fatto qualcosa o non aver sfruttato un’occasione di “riscatto”, può essere tanto grande da cambiare la visione della vita. Ecco perché non appena lo spettro del rammarico fa la sua comparsa, le persone pur di scacciarlo sarebbero in grado di calpestare qualunque prudenza.

La psicologia conferma (Loomes e Sugden, 1982) che il rimorso può costituire un’eccezionale spinta ad agire. Nel mercato finanziario lo spazio per emozioni del genere è pressoché sconfinato, in quanto nei periodi di rialzo è facile chiacchierare con una persona sulla metro e scoprire che con la borsa ha guadagnato in due mesi quello che normalmente si guadagna in un anno di lavoro. Non sono mancate in ciascuno degli episodi speculativi della storia, pubblicazioni di articoli e libri che invitavano a non lasciarsi scappare il seguito dei rialzi che si prospettavano.


41 Si veda Arcelli, M. Economia e Politica Monetaria, Cedam. Roma, 1996.

Marco Primavera

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