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Italo Fabbri : Il Piano di Chauvenet

Analisi tecnica degli indici italiani Mibtel/Mib30 nel Piano di Chauvenet

Ottobre rosso sui listini di tutto il mondo ha segnato sicuramente un momento difficile per il mercato italiano. I listini hanno ripiegato pesantemente e generato forti dubbi in coloro che hanno puntato su un investimento di lungo periodo.

Non tutti i listini internazionali hanno seguito al ribasso, ad esempio il listino svizzero e il listino giapponese hanno contenuto lo storno e proseguito il trend rialzista di lungo periodo.
Un nuovo metodo di indagine nasce con il mese di Novembre ed è quello del trading nel piano di Chauvenet, un utile strumento che rientra in quei metodi di analisi tecnica utilizzati per valutare parametri dinamici quali la volatilità.

Negli anni '80 John Bollinger, un famoso commentatore televisivo e broker, introdusse le bande che presero il suo nome, utilizzate per visualizzare la volatilità di mercato. Considerando la variazione del prezzo rispetto alla media sull'asse delle ascisse e la volatilità sull'asse delle ordinate otteniamo il piano di Chauvenet.

Per esempio in fig. 1 vengono visualizzate il delta e la volatilità (sigma) del Mibtel e in fig.2 il relativo piano di Chauvenet.






l criterio di Chauvenet è un noto criterio di selezione e rigetto dei dati utilizzato dalla Fisica e stabilisce che in un esperimento è bene scartare i dati la cui distanza dalla media risulta superiore ad un certo numero di delta.





Ovvero nel caso del mercato azionario se i prezzi si allontanano dalla media con una volatilità troppo alta sono sospetti. Questo principio si traduce nel piano di Chauvenet con la definizione di due asintoti e di due zone di rigetto dei dati come indicato in fig. 3.




Osservando le rispettive figure per il mibtel e mib30 nel piano di Chauvenet (fig. 2 e fig. 4) notiamo che i due indici rispettano il criterio di Chauvenet cioè i dati si dispongono in un cono definito dagli asintoti e notiamo inoltre che i due grafici sono molto simili.





Per comprendere e utilizzare il piano di Chauvenet conviene ragionare con i dati di qualche anno e poi eseguire uno zoom di periodo recente..

Consideriamo l'angolo e il raggio di Chauvenet di fig 5 e fig. 6.





Come si può osservare, il mese di Ottobre ha messo in discussione il bull market di lungo periodo ma non in modo irreparabile e l'angolo di Chauvenet è tornato positivo.
Nel mese di Novembre infatti siamo tornati nel semipiano positivo di Chauvenet con decisione.





Il raggio di Chauvenet è la somma quadratica del delta (distanza dalla media) e del sigma (volatilità) ed è quindi un evidente indice di stabilità del mercato. Infatti i momenti nei quali ci allontaniamo fortemente dalla media di periodo con alta volatilità coincidono con i momenti di più alta instabilità del mercato.

Cerchiamo di eseguire uno zoom nel piano di Chauvenet per capire meglio i grafici riferendoli al periodo di Ottobre-Novembre 2005 cioè circa 35 punti. Notiamo che nel mese di Ottobre l'indice mibtel si è avvicinato alla media ovvero all'asse centrale dell'asintoto di Chauvenet mantenendo la stessa volatilità.

Nello stesso mese ha proceduto a zig zag attorno all'asse centrale diminuendo la volatilità e questo ha generato nervosismo e indecisione sul mercato tanto che qualche analista ha azzardato la possibilità di un passaggio nel bear market (semipiano negativo di Chauvenet).
Il mercato durante questa settimana invece ha ripreso con decisione la strada nel semipiano positivo di Chauvenet e quindi confermando il trend di bull market di lungo periodo osservata in fig. 5.





Il ritorno con decisione nel semipiano positivo di Chauvenet induce a pensare che la prossima settimana continuerà il trend bull market di lungo periodo. Naturalmente ci aggiorneremo la prossima settimana con l'evoluzione nel piano di Chauvenet degli indici e aggiungendo quello di alcuni titoli.

Per maggiori approfondimenti è disponibile una dispensa con foglio di lavoro sul sito www.experta.it (Italo Fabbri)

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