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Analisi Frattale dei Mercati Finanziari

Gli indici COMIT Globale e COMIT Performance

Il calcolo e la gestione degli indici COMIT è fatta da IntesaBci per l’intero Mercato telematico Azionario italiano. Gli indici COMIT comprendono tutti i titoli azionari quotati sul mercato telematico. Fanno eccezione a tale regola le azioni di diritto estero che esprimono una liquidità insufficiente e le cui aziende svolgono la loro attività prevalentemente al di fuori dei confini nazionali, nonché le azioni di diritto italiano caratterizzate da capitalizzazione elevata e da un flottante ridotto.

L’azione è considerata liquida quando esprime un valore dell'Indicatore di Liquidità(IL) inferiore a 1.500. Tale indicatore viene determinato calcolando la capitalizzazione media (CapMG) risultante dal prodotto del numero di titoli in circolazione per la media dei prezzi ufficiali (eventualmente rettificati in seguito ad operazioni sul capitale), e il volume (controvalore) medio giornaliero degli scambi (VolMG). Il periodo d'osservazione per tale calcolo è, di norma, di sei mesi.

La variazione del paniere è effettuata, di norma, due volte al mese, in coincidenza con la data di stacco dei dividendi prevista dal calendario borsistico definito da Borsa Italiana Spa, per l’inserimento di nuovi titoli quotati, cancellazioni di titoli non più quotati o altre variazioni. Per l'indice COMIT Globale i prezzi adottati per la costruzione sono i prezzi medi ponderati con gli scambi fino a quel momento eseguiti per quelli in trattazione continua e i prezzi ufficiali in chiusura. Gli indici COMIT Globale e COMIT Performance sono elaborati giornalmente in tempo reale sulla base dell’andamento dei prezzi ufficiali. Sono disponibili le serie dal 2 gennaio 1973, data di calcolo del primo indice, al 29 dicembre 2000 reperibili direttamente nel sito della Banca Commerciale Italiana all'indirizzo www.bci.it/indici.html

Metodologia di base per il calcolo degli indici (formula di aggregazione)

Per i titoli già quotati al 31 dicembre 1972, si è assunta come base la media aritmetica dei prezzi di compenso 1972, eventualmente rettificati, ponendola uguale a cento. Per i titoli quotati successivamente il valore base è costituito dal prezzo ufficiale rispetto alla data dell’inserimento. Trascurando momentaneamente il problema delle operazioni sul capitale, che portano ad una discontinuità nella rilevazione delle quotazioni dei titoli interessati, di cui si darà un breve cenno più avanti, l'indice del titolo i-esimo del listino al tempo t è dato da:

(5.1)

dove pi,t è il prezzo del titolo i al giorno t e pi,0 è il prezzo base (o al tempo zero) del titolo i. Gli indici COMIT del mercato saranno quindi pari alla media ponderata degli indici di tutti i titoli e cioè:

(5.2)

dove It è l'indice al tempo t mentre ai rappresenta il peso di ciascun titolo sull'indice. In particolare il criterio di ponderazione è costituito dal rapporto fra la capitalizzazione del singolo titolo (prezzo per numero di azioni in circolazione) e la capitalizzazione complessiva del mercato. Dopo le dovute semplificazioni gli indici assumono la forma:

(5.3)

ove qi,0 rappresenta il numero invariato di azioni in circolazione al tempo t in conseguenza dell'ipotesi semplificatrice assunta inizialmente.

Cenno sui metodi di rettifica

Nella realtà, ogni anno si verificano diverse operazioni sul capitale delle società quotate e possono accadere altri eventi (caso tipico la cancellazione di un titolo dal listino) che solitamente creano una discontinuità nella serie dei dati utilizzati per il calcolo dell'indice (ad esempio varia la quantità delle azioni in circolazione e quindi qi,t e qi,0 o deve variare la capitalizzazione base cui si fa riferimento nel caso di aumenti a pagamento con conseguente apporto di denaro fresco).

Per poter procedere ugualmente al calcolo dell'indice si rende necessario ripristinare la perduta continuità con apposite rettifiche. La rettifica viene effettuata sulla capitalizzazione di base: ad esempio nel caso più classico di aumento di capitale a pagamento si varia la capitalizzazione base nella stessa proporzione in cui aumenta la capitalizzazione attuale per l'apporto di denaro fresco con la relazione:

(5.4)

in tal modo si rendono omogenei nel tempo i valori espressi dall'indice. In ultima analisi gli indici COMIT (base 1972 = 100) risultano dalla formula:

(5.5)

cioè risulteranno dal rapporto tra la capitalizzazione di borsa al tempo t e la capitalizzazione di borsa al tempo base rettificata.

Caratteristiche dell'Indice Comit Performance

COMIt Globale è un indice "puro" di prezzo, di conseguenza si abbassa in occasione dello stacco dei dividendi ordinari a causa del venire meno del diritto patrimoniale incorporato nelle azioni che hanno staccato. Allo scopo di permettere una vera misura della redditività del mercato azionario italiano nel tempo, viene quindi calcolato anche l'indice COMIT Performance che incorpora i dividendi ordinari via via distribuiti. Il calcolo dell'indice viene effettuato sulla base del seguente algoritmo:

(5.6)

dove

L’indice Performance ha inizialmente la stessa base di calcolo dell’indice COMIT Globale, posti uguale a cento i prezzi medi rettificati del 1972. Successivamente viene calcolato sulla base delle variazioni percentuali di COMIT Globale, sino a quando non si verifica uno stacco di dividendi. Il giorno di stacco, COMIT Performance, è aggiornato aggiungendo alla variazione percentuale di COMIT Globale il dividend yield percentuale.La differenza tra l'indice di prezzo e l'indice di performance dipende dai dividendi pagati nel tempo e dal loro reinvestimento ad un tasso pari alla variazione dei prezzi dell’indice azionario.

In sintesi, mentre COMIT Globale dà una misura dei soli guadagni in conto capitale, COMIT Performance, consente di valutare il rendimento complessivo (dividendi più guadagni in conto capitale). Quest'ultimo risulta pertanto particolarmente utile per misurare la redditività del mercato azionario per investimenti che abbiano un orizzonte temporale di medio-lungo periodo, come le gestioni di fondi d’investimento, fondi pensione, società assicurative, ecc.

Giancarlo Fabbro

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