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Analisi frattale applicata alla borsa italiana

Verifica della "trading roule"

Abbiamo visto che l'utilizzo dell'analisi tecnica sembra giustificato dalla scoperta della struttura frattale del mercato azionario italiano. Il nostro scopo è adesso quello di applicare un trading system, sviluppato con alcuni strumenti dell'analisi tecnica, all'indice Comit nel periodo dal 1973 al 1997 per confrontarne i risultati con una strategia di tipo "buy and hold" suggerita dalla teoria dell'efficienza.


La strategia utilizzata per la verifica è volutamente una strategia elementare, direi quasi banale, ma questo serve per sottolineare le grandi potenzialità dell'analisi tecnica e come sia sufficiente un basso livello di complicazione per riuscire a smentire la teoria del random walk.

Il campione di dati utilizzati è la serie dei valori giornalieri dell'indice Comit dal 2 gennaio del 1973 al 31 dicembre del 1997.

Per prima cosa si divide l'intero campione di dati in cinque sottoperiodi di cinque anni ciascuno. Abbiamo quindi:

Periodo 1: 02/01/1973 - 31/12/1977
Periodo 2: 01/01/1978 - 31/12/1982
Periodo 3: 01/01/1983 - 31/12/1987
Periodo 4: 01/01/1988 - 31/12/1992
Periodo 5: 01/011993 - 31/12/1997

A questo punto si cerca una strategia operativa derivata dall'analisi tecnica ottimizzata per il Periodo 1, che riesca cioè in tale periodo a battere di gran lunga una politica da cassettista che prevede l'acquisto dell'indice l'1 gennaio 1973 e la vendita il 31 dicembre 1977.

Una volta trovata la trading rule ottimale si verifica se questa riesce a generare profitti superiori a quelli della gestione passiva di tipo buy and hold anche nel secondo periodo cioè nel periodo dal 1978 al 1982.

Fatto questo, si abbandona la trading rule precedentemente creata e si cerca una strategia appositamente ottimizzata per il secondo periodo che verrà poi confrontata con la gestione di tipo passivo nel terzo periodo.

Questo procedimento viene poi seguito anche per i successivi periodi di tempo.
Lo scopo di questo tipo di analisi è quello di verificare la validità di una trading rule derivata dall'analisi tecnica che non rimane invariata nel tempo, ma che si adatta per conformarsi alle caratteristiche della dinamica dell'indice Comit nei cinque anni precedenti al periodo di verifica.

Riepilogo dei risultati ottenuti

Una volta analizzato il comportamento delle varie trading rules e della strategia di tipo buy and hold nei diversi periodi di tempo, dobbiamo mettere insieme i risultati ottenuti per poter fornire un giudizio sulla strategia di investimento rivelatasi migliore.


Risultati ottenuti con le varie "trading rules" nel periodo 1978-1997:


- Totale punti netti guadagnati = 1420,69

- Capitale iniziale = 67,76

- Capitale finale = (67,76 + 1420,69) = 1488,45

- Incremento netto del capitale iniziale =

= [(Cap. finale - Cap. iniziale) / Cap. iniziale]*100 =

= [(1488,45 - 67,76) / 67,76]*100 = 2096,65%

Risultati ottenuti con la gestione di tipo "buy and hold" nel periodo 1978- 1997

1° Metodo

Acquisto dell'indice Comit l'1 gennaio 1978 al prezzo netto di 56,18

Vendita dell'indice Comit il 31 dicembre 1997 al prezzo netto di 1042,65

Punti netti guadagnati = (1042,65 - 56,18) = 986,47

Incremento netto del capitale iniziale =

= [(1042,65 - 56,18) /56,18]*100 = 1755,91%

2° Metodo

Acquisto all'inizio e vendita dell'indice Comit alla fine di ciascuno dei 20 anni di verifica


Totale punti netti guadagnati = 820,56

Capitale iniziale all'1 gennaio 1978 = 56,18

Capitale finale al 31 dicembre 1997 = (56,18 + 820,56) = 876,74

Incremento netto del capitale iniziale =

= [(876,74 - 56,18) / 56,18]*100 = 1460,59%


Come possiamo notare, le varie strategie di compravendita derivate dall'analisi tecnica hanno generato profitti superiori a quelli ottenuti seguendo una semplice gestione di tipo passivo.

Conclusioni

Possiamo adesso confermare nuovamente ciò che la Fractal Market Analysis ci aveva suggerito: il mercato azionario italiano non presenta le caratteristiche di un mercato efficiente, nemmeno nella forma "debole" indicata da Fama, poiché una regola operativa di investimento derivata dall'analisi e dall'elaborazione della serie storica dei valori dell'indice Comit riesce sistematicamente "a battere il mercato" ovvero ad ottenere profitti superiori a quelli di una politica passiva di investimento con la quale l'investitore non si impegna in un'attività di compravendita dell'indice , ma si limita a tenerlo in portafoglio per un lungo periodo di tempo.

La superiorità della gestione "attiva" deriva dal fatto che essa sfrutta i "trend" che esistono nei mercati azionari, rialzisti o ribassisti che siano, i quali hanno origine dal graduale processo di aggiustamento del prezzo verso il valore di equilibrio poiché esso, dopo l'arrivo di una "news" sul mercato, non viene raggiunto in modo immediato così come teorizzato dall'ipotesi di efficienza del mercato.

Alessandro Caforio

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