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Psicologia dei mercati finanziari: distorsioni cognitive, percezione del rischio e comportamenti collettivi

Conclusioni e sviluppi futuri

La psicologia dei mercati finanziari sembra aver raggiunto una maturità sufficiente per poter affiancare l'economia nel tentare di raggiungere una migliore comprensione delle dinamiche di comportamento degli attori che operano nei mercati finanziari. In effetti la stessa economia finanziaria sta dimostrando un sempre maggiore interesse per le variabili di tipo psicologico.

Come si è potuto vedere è ormai vasta la letteratura relativa alle strategie cognitive sistematiche degli investitori ed anche gli studi di matrice psicologica relativi alla percezione del rischio legato agli investimenti sono sempre più numerosi. Tuttavia la psicologia dei mercati finanziari deve riuscire ad affrontare in modo più convincente il tema della diffusione delle informazioni e delle opinioni all'interno del mondo finanziario. Si tratta di un tema di primaria importanza dal momento che frequentemente i mercati finanziari danno l'impressione di essere guidati da un comportamento di tipo collettivo. Anche le componenti di tipo affettivo ed emotivo dovranno essere prese in considerazione maggiormente nel prossimo futuro.

La letteratura relativa all'influenza delle emozioni sui processi decisionali ha subito un forte impulso negli ultimi quindici anni ed ora è il momento di cominciare a testare in aree specifiche dell'attività umana la validità delle ipotesi che sono state formulate. I mercati finanziari si configurano come una delle aree in cui è maggiore la connotazione emotiva delle decisioni a causa della forte incertezza che li contraddistingue e dell'importanza ricoperta dalle decisioni di investimento per il futuro degli investitori stessi.

Le variabili affettive implicate nelle decisioni di investimento potrebbero utilmente spiegare le cause di alcune strategie cognitive mettendo in evidenza la logicità e la funzione adattiva del ragionamento umano. In fine non vanno dimenticati gli studi sulle euristiche e sulle strategie cognitive. Si tratta del più vasto settore di applicazione della psicologia ai mercati finanziari e la sua utilità è quella di spiegare il modo in cui le persone si rappresentano ed interpretano le dinamiche di tipo finanziario.

Riguardo allo studio delle strategie cognitive sembra necessaria un'azione di sistematizzazione dei molti dati presenti in letteratura in modo da ottenere un quadro di riferimento più strutturato in grado di indirizzare al meglio le ricerche future.

Enrico Rubaltelli www.finanzacomportamentale.it

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